Un libro per abbattere gli stereotipi, i bambini lo adoreranno, parola di Settenove.

“Mi piacciono gli incubi”

“Mi piacciono gli incubi”

Voluto fortemente quest’albo, non ha tradito le sue aspettative. Titolo e copertina dicono quasi tutto. Una piccola streghetta giustamente testarda cui piacciono gli incubi. Vi confidiamo una cosa noi amiamo tutto ciò. Amiamo il contrario, perché deve esserci ed è straordinario che ci sia. Ci innamoriamo di papà con tutù rosa e di mamme dolcissime che però ascoltano il black metal. Tutto questo per noi è simbolo di crescita a colpi di educazione, basta stereotipi, basta kit pronti all’uso.

Settenove è perfetta in questo, nasce nel 2013 ed è il primo progetto editoriale italiano interamente dedicato alla prevenzione della discriminazione e della violenza di genere. Affronta il tema da punti di vista differenti e attraverso tutti i generi letterari, con un’attenzione particolare alla narrativa per l’infanzia e l’adolescenza, italiana e internazionale, che contribuisce allo sviluppo di un immaginario libero da stereotipi.

Il nome Settenove è un riferimento diretto all’anno 1979. Un anno importante con passi in avanti storici in Italia e in Europa  per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne, che per la prima volta individua nello stereotipo di genere il seme della violenza.

In quest’albo la protagonista ama i suoi incubi. Non vede l’ora che la mamma si allontani per far partire la sua immaginazione. Non ha voglia di unicorni, di orsetti rosa, di principi perfetti e di principesse splendide come modello, lei vuole sogni più spaventosi, mondi pieni di orrore e di sangue che zampilla. Ha voglia di coccolarli, di dargli tanti baci, ecco. Sono suoi, li ha creati lei uno per uno, sa come sono fatti. Deve prendersene cura, rimboccargli le coperte la sera, avvolgerli con una sciarpa perché non prendano freddo d’inverno.

L’albo finisce con la bimba che si addormenta tutta soddisfatta, circondata da strane creature che lo accompagneranno nel sonno. Illustrazioni e trama si combinano alla perfezione. Le mimiche facciali alternati della bimba e dei personaggi dono il pezzo forte. A noi è piaciuto molto, anzi ce ne fossero sempre più di libri per bambini così. Consigliato per genitori che cercano libri sul tema dei sogni e degli incubi, utile a gestire le emozioni, le paure e le apprensioni di bambini e bambine prima di dormire.

Terminiamo nel dire che il color bianco non è purezza e il nero non vuol dire sporcizia, disonestà; proprio queste “inquadrature” ferree portano al conflitto e all’intolleranza.

 

  • Titolo: Mi piacciono gli incubi
  • Autore: Séverine Vidal
  • Illustratore: Amélie Graux
  • Copertina rigida: 32 pagine
  • Editore: Settenove (28 ottobre 2016)
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8898947208
  • ISBN-13: 978-8898947201
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