Mario Ramos si diverte a intrecciare, i bambini sono stupiti nel vedere questi strani incontri, su una strada decisamente trafficata.

“Attenzione, passaggio fiabe!”

“Attenzione, passaggio fiabe!”

Mario Ramos è unico, in quest’albo ci sorprende con solo le immagini. Un silent book fresco, contemporaneo, magnetico che attrae i piccoli lettori alle illustrazioni, sono alla loro portata non va aggiunto nulla. Una bimba vestita di rosso, che è facilmente associabile alla famosa cappuccetto, si avvia con la bicicletta verso la sua destinazione. Come da copione deve attraversare il bosco, non è tenebroso e sinistro come nella fiaba, qui è attraversato da vari personaggi. Un cartello di attenzione li precede, ogni disegno fa intuire chi è che incrocerà la strada della bambina.Può essere la volta di Pollicino con tanto di sassolini, oppure i tre porcellini diretti chissà dove, e poi attraversa anche il lupo, ma deve stare attento perché non è semplice andare sui pattini tra tutti quegli alberi.

Ce ne saranno anche altri personaggi che entreranno in questa fiaba, e noi ci chiediamo, probabile si tratti di un intreccio di fiabe? Il bosco è unico per tutte le fiabe, quindi può essere cappuccetto rosso a entrare nella fiaba dei tre porcellini. Ricordiamo un’associazione simile in “Chi vuole un abbraccio?” Gli orsi devono abbracciare un lupo e lo distolgono dall’attenzione sulla bambina solitaria. Ramos diverte e stimola i piccoli osservatori, riconoscono al volo tra urla compiaciute le fiabe incontrate dalla protagonista.

Mario Ramos è uno degli artisti più scanzonati nel panorama della letteratura infantile, nasce a Bruxelles nel 1958 da madre belga e da padre portoghese, si è spento prematuramente nel 2012. L’allegria e l’anticonformismo che animano le sue storie traspaiono anche dalle sue parole.

«Quello che m’interessa è raccontare una storia attraverso le illustrazioni. Anche quando realizzo un manifesto o un disegno satirico, dietro c’è sempre una piccola storia. Un buon disegno è prima di tutto una buona idea. Senza dimenticare lo humor e la semplicità (che paradossalmente chiede un sacco di lavoro). Bisogna essere molto umili nei confronti della creazione: si prendono le idee che sono là fuori, intorno a noi. Il mio compito è di renderle visibili. Con una matita e un foglio di carta tutto è possibile. È magico!»

Per terminare, dentro le copertine, tanti altri cartelli, che ci fanno pensare ad altrettanti “passaggi” spettacolari, immaginiamo che dopo essere arrivata dalla nonna, la piccola cappuccetto percorre un altro tragitto trovando cartelli diversi.

Ambientazioni e personaggi simili li troviamo anche in questo splendido albo dello stesso autore:
Il più furbo

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