La mia prima volta, il racconto emozionante della fiera: incontri, esplorazioni con il mondo incredibile dell’editoria per l’infanzia. Scritto da Sara Sarcuni.

“Bologna Children’s Book Fair 2019”

“Bologna Children’s Book Fair 2019”

Raccontare la BCBF è difficile, anzi difficilissimo. Per darne un resoconto complessivo, anche del solo primo giorno, ci sarebbe bisogno di uno o più cloni. Il bello, però, è poter raccontare di esserci stati, di aver visto il mondo ritrovarsi per quattro giorni nei grandi spazi espositivi della fiera di Bologna. Come citava il direttore durante la cerimonia di apertura, i numeri di questa 56a edizione sono sorprendenti: 1442 partecipanti da tutto il mondo, 2700mt2 di spazi espositivi con due padiglioni appena inaugurati, più di 27.000 visitatori registrati, illustratori autori ed editori internazionali, conferenze, workshop ed tanti incontri. Spazi dedicati anche alla importanza della scrittura manuale nell’era digitale o alle grandi figure femminili. Davvero a Bologna si stanno riscrivendo le cose e si sta tracciando un segno indelebile nella storia. Chiaro ed imprescindibile il supporto delle istituzioni, fondamentali per proseguire questo cammino nella giusta direzione. Non è un caso, infatti, che la fiera sia nata proprio a Bologna, prima città ad avere una cattedra di letteratura per l’infanzia. Bologna, però, come ricordava la vicesindaco Pilati, è anche la città del primo nido, nato 50 anni fa, e del primo teatro completamente dedicato ai più piccoli, segno che l’incontro con l’arte e la cultura ha un valore altissimo sin dalla primissima età.Bologna rinnova quotidianamente l’attenzione a questa fascia di pubblico con spazi a loro dedicati nelle biblioteche, nei cinema, nei musei e con tante altre iniziative che si moltiplicano durante i giorni della BCBF. Infatti, a testimoniarlo, c’è BOOM! Crescere nei libri, rassegna itinerante con oltre 100 eventi in 70 luoghi diversi della città, arrivata al suo terzo anno. La manifestazione rientra nel Patto di Bologna per la lettura lanciato la scorsa estate dal Comune assieme alla Istituzione Biblioteche col supporto del Centro per il Libro e la Letteratura. Il suo intento è “promuovere in modo continuativo, trasversale e strutturato la lettura e la conoscenza in tutte le sue forme” (cfr. Patto di Bologna per la letteratura / iperbole rete civica). A sottolineare ulteriormente il valore della lettura sin dai primi mesi di vita, la mostra, tradotta anche in un volume acquistabile Toddlers First Books, allestita nella meravigliosa Sala Borsa, che già ospita l’altrettanto lodevole, oltre che fornita ed accogliente, sezione 0-3. La mostra fa un excursus dei migliori cartonati dedicati proprio ai pre-lettori. Grandi pannelli ospitano i libri veri raggruppati per autore e progetto che restano, però, fruibili ai bambini ed alle loro famiglie, insieme ai tanti altri sparsi nello spazio lettura antistante. Una offerta plurilingue preziosa per contenuto e valore educativo. Un tesoro gratuito messo a disposizione dei visitatori, affinché tutti possano scoprire la magia di viaggiare e vivere grandi avventure nel regno delle storie e della fantasia.

Entrare alla BCBF è come avere un accesso premium a questo mondo altro e poter dare uno sguardo alle grandi storie del prossimo futuro. Esattamente come Mary Poppins con un salto entra nel quadro di Bert in cui ogni fantasia prende forma, così, varcati i tornelli dell’ingresso di Bologna fiere, ci si ritrova come in un’altra dimensione. Muri intonsi, fino ad un attimo prima, prendono vita colorandosi nel corso delle ore, grazie alle illustrazioni di tanti giovani e talentuosi artisti che così gettano le basi per futuri incontri e possibilità di lavoro. Lunghi, anzi lunghissimi, corridoi ospitano i tanti espositori, le novità editoriali e i successi consolidati amati dal grande pubblico. I più fortunati possono persino incontrare il Gruffalò e farsi una foto con lui. I più allenati sono in grado di correre da uno stand all’altro per fare incetta di autografi e piccole illustrazioni dedicate, grazie ai tanti appuntamenti di firma copie. I più metodici sanno, invece, come programmare al meglio le visite esplorative e le tante conferenze dislocate tra le salette e gli spazi dedicati ad autori, illustratori o al mondo digitale. I novizi, come me, superato l’impatto iniziale, devono fare appello alla loro concentrazione, mappa alla mano, per ottimizzare al meglio il tempo a loro disposizione.Dal punto di vista di un semplice amante dei libri per l’infanzia che va per la prima volta in fiera, infatti, la BCBF è come il paese dei balocchi, dove si vorrebbe vedere di tutto e di più, magari grazie ad un espediente magico capace di far scorrere il tempo più lentamente. Solo così si riuscirebbe ad osservare senza fretta, una ad una, le 26 bellissime illustrazioni dedicate all’alfabeto, opera di altrettanti artisti provenienti dalla Svizzera, ospite d’onore in questo 2019. Solo così si potrebbe passare più tempo tra uno stand e l’altro curiosando tra le novità italiane e straniere, adocchiando qualche vecchia conoscenza su di un poster, immaginando che la sua prossima storia sia pronta per la traduzione. Solo così si riuscirebbe a chiacchierare senza fretta con i rappresentati delle case editrici, conoscendo nuovi editori e progetti.

Purtroppo, il tempo non si fa ingannare da nessun artificio, forse perché è esso stesso un artificio, una trovata necessaria agli uomini. Eppure, c’è chi il tempo sa come ingannarlo ed è in grado come di sospenderlo: se a parlare è un poeta, le lancette possono correre, senza averne, però, la benché minima percezione.È accaduto così per l’incontro con Bruno Tognolini in occasione della presentazione del suo ultimo libro Rime Rimedio, Salani edizioni. Se le sue rime incantano, le sue parole fanno altrettanto. Come un trovatore moderno, le sue composizioni sono come canzoni, il fluire del suo eloquio tiene vigile l’attenzione e chi lo ascolta non può far altro che volerlo ascoltare ancora. Tognolini sa far ridere e sa far riflettere, dimostrando la sua grande maestria, la profonda conoscenza dei classici e la sensibilità estrema nei confronti dei bambini, dell’essenza del loro essere e delle cose del mondo. Nel ritmo delle filastrocche di Tognolini riecheggia qualcosa che viene da lontano. Non ricordano soltanto i grandi poeti del passato, quello scrivere in versi con la musicalità della metrica che, come in una equazione perfetta, concilia forma e contenuto veicolando messaggi di altissimo spessore. Come il poeta stesso la definisce, coniando una definizione nuova, le filastrocche sono capaci di recuperare quella “lingua cardiaca”, ovvero il suono antico del ventre della mamma che ogni bimbo conosce. Non a caso, ascoltando una raccolta di filastrocche in tante lingue diverse, compresi i dialetti locali, pur non capendo il testo, se ne percepisce perfettamente il suono, il ritmo che è familiare in ogni declinazione linguistica.Solo questo incontro, la possibilità di ascoltare dal vivo un intervento così appassionante e pregnante è una grande emozione per chi crede fermamente nel valore delle storie e della loro condivisione. L’emozione, poi, si amplifica a dismisura se incontri due giovani autori di un libro, da poco recensito (Abita qui Mimì?), che hanno voglia di dirti grazie per quello che hai scritto. In realtà, hai solo veicolato quanto di bello quel libro ti ha regalato e partecipare alla plenaria di NpL in occasione dei suoi primi 20 anni, ti ricorda ancor meglio la magia di cui sono capaci le parole e le immagini. Il gruppo di pochi visionari che credevano nella valenza di un libro di qualità e della lettura sin dai primi mesi di vita è diventato nutrito oramai e, grazie anche alla loro spinta, è cresciuta la produzione editoriale, la vendita e l’attenzione anche alla fascia dei pre-lettori. I numeri della BCBF lo testimoniano.

Essere a Bologna guardando da vicino le azioni messe in campo dalle istituzioni locali in favore della lettura, partecipare alla BCBF, uno dei più grandi eventi dedicati alla letteratura per l’infanzia, è come fare un bagno rigenerante, è una ricarica di energia, di nuovi stimoli, di curiosità, di conoscenze, di nuove risorse.Entrare per la prima volta in fiera ti riempie di meraviglia gli occhi. Camminare tutto il tempo senza sosta, con borse piene di cataloghi e libri, fino all’ultimo momento, pur di goderti il possibile, ti stanca. Lasciarti i tornelli alle spalle, però, ti spiazza. Per quanto tu possa essere felice di tornare a casa con un bel bottino di novità e spunti da elaborare e rileggere, felice di poterti fermare a riordinare le idee, hai già voglia di ritornare. Allora alzi lo sguardo e vedi il cartello : “Arrivederci al BCBF 30 Mar – 2 Apr 2020”. Contateci…ci rivediamo a Bologna il prossimo anno.

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