
Ci sono maestre, ci sono maestri
“Ci sono maestre, ci sono maestri che vivono in case diverse, parlano lingue diverse, sognano cose diverse”.
È vero! Noi maestri e maestre siamo proprio così: tutti diversi, ciascuno con le proprie inclinazioni, con le proprie passioni e attitudini, ciascuno con la propria vita.
In una società che quotidianamente sembra bistrattare la figura degli insegnanti, questo albo si erge a faro, la cui luce porta con sé un messaggio ben preciso rivolto ai bambini, alle famiglie, ma soprattutto a noi docenti.
Questo libro ci ricorda quanto l’unicità sia il nostro punto di forza e lo fa parlando di maestre contadine, di maestri casa, di maestre ballerine, di maestri scintilla, di maestre caleidoscopio e di maestri finestra.
Ognuno di essi fa vibrare corde diverse dell’animo umano; ognuno conquista i bambini a modo proprio, regalando ciò che gli riesce meglio o ciò che semplicemente è!
“Ci sono maestre ago e filo. Cuciono insieme le preoccupazioni e i sorrisi, la matematica e la poesia, i colori di un tramonto e le ginocchia sbucciate. Impastano le forme della terra con i profumi del cielo. Tengono insieme sguardi, gesti, parole in grandi girotondi.”

“Puoi riconoscere le maestre ballerine da come si muovono. Sanno quando ballare un lento o accelerare il passo […]”.

“Alcuni maestri ti lasciano a bocca aperta […] Ti mostrano come accendere la testa, come aprire gli occhi sul mondo. Sono i maestri scintilla”.

Il messaggio di questo albo, personalmente mi è apparso chiaro fin da subito: l’onniscienza non appartiene all’ essere umano e dunque compito della scuola non è quello di colmare di sapere i nostri ragazzi. La scuola è fatta di persone, adulti e bambini, ognuno con la propria unicità ed originalità.
Condivido e sposo il pensiero di Massimo Recalcati, secondo il quale il sapere sia bucato. Non esiste un “sapere saputo” che sia concluso e definitivo; non esiste una persona che possieda tutto il sapere. Se dunque nessun maestro possiede tutto il sapere, qual è la nostra ragion d’essere nella società?
Penso che nostro compito sia quello descritto, con magistrale poesia, in questo albo da Francesco Viliani: i maestri e le maestre devono cucire emozioni, contenuti e situazioni; devono saper ballare a ritmi differenti, a seconda dei bambini che si trovano dinanzi; devono spalancare le finestre sul mondo e nello stesso tempo essere “casa”, ossia un luogo sicuro, entro cui sentirsi protetti e capiti; ma soprattutto devono accendere continuamente scintille, con la speranza che un giorno il fuoco del desiderio ( di sapere) possa bruciare dentro ogni alunno .
È un albo che emoziona, noi docenti in particolare.

I disegni grandi, delicati e sfumati riescono ad emozionare, tanto quanto le parole. Emblematica l’immagine in cui si ipotizza un mondo senza bambini: mi ha suscitato angoscia e vuoto.
Ne consiglio la lettura a tutti i bambini, per scoprire quale tipologia di maestro/a stia accompagnando loro in questa avventura che è la scuola; lo consiglio a tutti i genitori che spesso chiedono ai docenti di essere “uno, nessuno e centomila” in una sola persona; ma soprattutto invito i colleghi a leggerlo, per non dimenticare che, soltanto uniti ed insieme, riusciremmo ad essere le infinite possibilità a cui tutti i bambini hanno diritto.
Michela Pisarra
Titolo: Ci sono maestre, ci sono maestri
Autore: Francesco Viliani
Illustratore: Francesca Dafne Vignaga
Editore: Lapis Edizioni
Pagine: 15
ISBN: 9788878749832