“Elf on the Shelf”
Tutto ha avuto inizio negli Stati Uniti con il libro The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition (2004) scritto da Carol Aebersold e dalla figlia Chanda Bell (illustrazioni di Coë Steinwart). Si tratta di una storia a tema natalizio, che narra degli elfi di Babbo Natale, in visita ai bambini a partire dal giorno del Ringraziamento fino alla vigilia per controllare l’operato della famiglia e riferire tutto al loro principale.
Il libro in italiano non esiste ma uno dei più famosi adattamenti è un libro che ha cambiato un po’ le regole svestendosi della rigidità della versione americana e offrendo maggiore libertà d’azione ai protagonisti; “Che la magia abbia inizio: Attenzione elfo in arrivo! “, di Martina Caterino e Monica Pezzoli.
Che la magia abbia inizio. Attenzione Elfo in arrivo!
Il libro, così come l’originale americano, prepara i bambini all’arrivo dell’elfo, dettando le semplici regole del gioco.
Ogni giorno infatti, l’elfo ospite resta immobile osservando il comportamento dei bimbi e poi si anima solo la notte, quando tutti dormono, per tornare al Polo Nord attraverso una porticina, creata e posizionata per l’occasione, e riferire tutte le azioni dei bimbi a Babbo Natale.
Ogni mattina poi l’elfo torna inanimato ma si nasconde in un posto diverso, fa degli scherzi buffi, lascia piccoli doni o messaggi con attività e esperimenti da eseguire durante la giornata con la famiglia.I social ovviamente hanno aiutato la diffusione di questa simpatica versione del calendario dell’avvento condotta dagli aiutanti di Babbo Natale e ben presto dagli Stati Uniti la passione per gli Elfi sulla mensola è spopolata oltre oceano e seguendo l’hastag #elfontheshelf si possono trovare immagini irriverenti e scherzose di tutte le pose e le marachelle degli elfi ospitati dalle varie famiglie nel mondo.
Esistono intere community si dedicano l’argomento, come per esempio il gruppo Facebook La magia dell’elfo (e non solo) che conta più di 20.000 iscritti.
La magia si conclude il 25 Dicembre quando l’elfo saluta la famiglia e torna al Polo Nord con Babbo Natale e la sua slitta.
Per garantire all’Elfo il passaggio al Polo Nord ogni notte serve una porta speciale, una porta elfica, immancabile se si vuole ospitare il piccolo aiutante.
In commercio ne esistono numerose già pronte ma è possibile realizzarla con il fai da te, insieme ai bimbi, anche con materiali di scarto e di recupero o con materiali raccolti in natura per rendere l’arrivo dell’elfo ancora più magico e speciale. Sul web troverete tante immagini e idee per poter realizzare le porte elfiche con materiale di recupero e tanta tanta fantasia.
Ringraziamo Marianna Martinelli per aver contribuito a questo articolo con le sue preziose foto.
Marienza Montemurro