Lasciare la propria terra, partire, sentirsi rifiutato; l’esodo dei migranti che viviamo indirettamente in maniera confusa, raccontata ai bambini.

“Il mio nome non è Rifiugiato”

“Il mio nome non è Rifiugiato”

Un libro per spiegare ai bambini dai tre anni in su il fenomeno dei migranti. Il libro di Kate Milner è un viaggio tra le pagine e un percorso tra le emozioni e i pensieri di chi è costretto a lasciare il proprio paese per insegnare ai lettori ad immedesimarsi in questo difficile umano cammino. 

” Il mio nome non è Rifiugiato” è un albo illustrato pubblicato in collaborazione con EMERGENCY, che apre una riflessione sul fenomeno delle migrazioni e sulle parole che andrebbero utilizzate per raccontarle ai più piccoli e lo fa grazie alla scelta tattica di introdurre, a seconda dei vari aspetti che possono caratterizzare il viaggio di un migrante, delle domande dirette da rivolgere ai bambini durante la lettura. Questa scelta è fondamentale per far riflettere chi legge ma anche chi ascolta: rispondere alle domande, poste con un linguaggio semplice e lineare, non sarà semplice, perché porterà davvero i bambini a guardare dentro di sé e a riflettere su che cosa farebbero loro in una situazione simile a quella del piccolo amico a cui un bel giorno sua mamma comunica che insieme avrebbero dovuto lasciare il paese in cui hanno vissuto fino a quel momento.Molti esodi sono esodi di bambini. Il fenomeno dell’immigrazione ormai, è da diversi anni, nucleo centrale di moltissime vicissitudini politiche, giudiziarie, economiche e sociali di moltissimi Paesi non soltanto europei; le immagini rimbalzate dai media possono spaventare i più̀ piccoli e, se non supportate da un racconto adeguato, rischiano di veicolare ritratti di migranti altamente pregiudizievoli, creando paure e allarmismi ingiustificati. “Il mio nome non è Rifiugiato” racconta il viaggio di un bambino che parte insieme alla sua mamma da un imprecisato paese segnato dalla guerra e approda in un luogo sicuro e lontano. Scandagliando le emozioni e i pensieri di chi è costretto a lasciare la propria terra, il libro racconta una storia particolare che diventa universale, perché́ affronta condizioni note a tutti: l’incertezza, la paura, la stanchezza e la noia che anche i bambini rifugiati provano nelle loro giornate. “L’autrice, che ha studiato illustrazione al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra e i cui lavori sono stati pubblicati in riviste ed esposti in varie gallerie, ha voluto creare un’opera con l’obiettivo di suscitare un sentimento di empatia nei chi confronti di è costretto a vivere un cammino difficile e doloroso. Quando si parla di rifugiati, infatti, spesso ci si dimentica che sono prima di tutto persone, con una propria storia e una propria unicità” (cit.). “Il mio nome non è Rifugiato” racconta ai bambini e parla agli adulti per ricordare che quelli che etichettiamo come “loro” o “altri” sono persone esattamente come tutti. EMERGENCY ha deciso di sostenere la casa editrice Les Mots Libres nella pubblicazione del libro, i cui ricavati contribuiranno anche alla raccolta fondi della ONG. Un motivo in più per acquistare il libro, dare un aiuto concreto da parte di un popolo che dimostra il coraggio di non avere paura di accogliere quelli che potrebbero essere i figli di chiunque di noi.

Bruna Di Lecce

  • Titolo:Il mio nome non è Rifugiato
  • Autore: Kate Milner
  • Cartonato: 30 pagine
  • Editore: Les Mots Libres Edizioni (20 giugno 2018)
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8894239039
  • ISBN-13: 978-8894239034
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