La danza dei colori su tela, per far danzare le emozioni e liberarsi dalle convenzioni. Immagini e parole in un opera di divulgazione didattica edita dalla Fondazione Centro Studi sull’arte Ragghianti.

“Jackson Pollock Dripping dance”

“Jackson Pollock Dripping dance”

Raccontare un artista non è facile, raccontare un artista come Jackson Pollock lo è persino di più. C’è chi ancora stenta a capire quanto sia stato rivoluzionario il suo lavoro, quanto la determinazione di un ragazzo di provincia abbia segnato la storia non solo della città dove tutto sembra possibile, ma del mondo intero.

Raccontare un artista ed ancor più raccontare Pollock, però, ne vale la pena.

Allora, perché non provarci partendo da una impostazione meno accademica, da un punto di vista forse più affine con quello dello stesso pittore. Perchè non far danzare tra la sua storia e i suoi quadri gli occhi dei bambini, che poco si curano dei giudizi estetici e dei canoni classici ma sanno vedere spesso oltre?

Ci hanno pensato Federica Chezzi ed Angela Partenza, due esperte del settore, che, per la Maria Pacini Fazzi Editore legata alla Fondazione Ragghianti, hanno narrato la storia del primo vero artista americano.

Le illustrazioni di Daniela Goffredo recuperando segni, colori e tratti delle opere di Pollock non solo corredano i testi ma fissano i paesaggi della narrazione, siano essi momenti precisi della vita del pittore o i paesaggi e le suggestioni da cui i suoi quadri sono scaturiti.

Il racconto è corposo, non solo perché naturalmente la vita dell’artista stesso lo è stata, ma anche perché le due autrici è come se dialogassero costantemente con i loro lettori per metterli in relazione col vissuto di Pollock e la sua espressione artistica. I vari colori nelle pagine richiamano le sue opere di cui il libro ha ben 10 riproduzioni originali, costituendosi quasi come un catalogo di una mostra, ma senza la freddezza di certe pubblicazioni. Come nello stile dell’artista, il libro “Dripping Dance” sembra davvero una danza leggera tra le vicissitudini umane ed artistiche del massimo rappresentante dell’action painting. Le illustrazioni e il testo non sono fissi sempre negli stessi posti, a volte l’immagine prende tutta la pagina, a volte solo alcuni tratti fanno da sfondo ai due blocchi di testo che con caratteri diversi descrivono vita e opere, a volte bisogna girare la pagina per osservare meglio. È come se si realizzasse il movimento così preponderante nel lavoro di Pollock, è come se con le domande continue e gli spunti alla riflessione, gli stessi lettori fossero chiamati alla “azione”.

L’uso didattico per le scuole primarie e secondarie di primo grado sarebbe davvero interessante e di certo la fascia d’età richiede un target non prescolare, però l’arte fa bene a tutti e non è detto che si possano fare esperimenti anche nella infanzia. In fondo, Pollock fu tacciato di tracciare figure ed usare colori quasi come un bambino, mentre alle spalle dei suoi lavori c’era uno spessore ben più ampio e profondo del semplice gioco o tirare a caso una vernice con un bastoncino.

C’era però una cosa profondamente in comune con i bambini, ed ecco perché “Dripping dance” è una proposta davvero interessante e valida.

Dentro il suo lavoro c’era la libertà: la libertà di espressione, la libertà di rompere le convenzioni tirando giù la tela dal cavalletto, la libertà di non avere una sola prospettiva visiva, la libertà di far entrare nelle sue opere il passato, le radici, le paure, le visioni oniriche, insomma, le emozioni a tutto tondo. Non resta che citare l’evocativa ed azzeccassimo nome della collana a cui “Dripping dance” appartiene ed iniziare a giocare: A.L.T. Arte Libera Tutti.

Sara Sarcuni

  • Titolo: Jackson Pollock. Dripping Dance
  • Autore: Federica Chezzi
  • Autore: Angela Partenza
  • lllustratore: Daniela Goffredo
  • Editore: Maria Pacini Fazzi Editore / Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte, Lucca,2020
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 978-88-6550-734-6
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