“Max e Giulia”
In occasione dell’ultimo Bologna Children Book Fair in presenza nell’aprile 2019 la casa editrice Margherita Edizioni lanciò una nuova collana che ha intenti ben precisi e una politica editoriale bel delineata. Si tratta infatti di una collana che tratta di temi sociali e di attualità, tra cui parità di genere, famiglie allargate, omogenitorialità, guerra, accoglienza, integrazione, comprensione della diversità e questioni ambientali.
L’Orango rosa, questo il titolo della collana, non è un esemplare qualsiasi della sua specie: il megafono che stringe nella zampa sinistra lo rende molto diverso da tutti i suoi simili. Col suo megafono percorre la foresta in lungo e in largo, diffondendo una voce che spesso si fa squillante e che rimane – sempre – fuori dal coro. Il rosa, d’altra parte, è un colore che richiama il concetto di legame affettivo alla base del rapporto tra genitori e figli. In questo caso però, ancora una volta, riconduce anche a questioni sociali molto attuali. Ecco, questo vuole fare l’orango: dare megafono a storie che possono essere anche scomode ma che promuovono problematiche attualissime legate ai diritti umani intesi nel senso più ampio possibile. [cit.]
Il libro che noi della redazione di Libricino vogliamo presentarvi si intitola “Max e Giulia/o” un libro che tratta con molta delicatezza il tema della disforia di genere. Trattasi di un termine che indica il profondo malessere provato da coloro che non si riconoscono nel sesso assegnato loro alla nascita.
La storia, scritta da Fulvia Degl’Innocenti e illustrata da Elena Pensiero, racconta di Giulia, una bambina dalle guance rosse e dagli occhi grandi, che guardano il mondo curiosi. Giulia non ama le bambole, né le gonne o le calze lunghe, e preferisce giocare con un’automobilina rossa che ha visto su di una bancarella e ha voluto a tutti i costi. Si sente molto più a suo agio indossando jeans e maglietta anziché calze lunghe che pungono e gonne che la fanno sentire strana. L’unico che comprende il disagio di Giulia è Max, il suo cane, che è anche il narratore di questa storia.
Quando si guarda allo specchio Giulia è triste, non si riconosce in quel corpo che ritiene sbagliato. Ormai ha deciso, prende le forbici e taglia i suoi lunghi capelli. Si guarda nuovamente allo specchio, ora va un po’ meglio e finalmente sorride.
I suoi genitori si chiedono perché mai abbia fatto questo, lei è una principessa…ma NO! Giulia chiede di non chiamarla più così, non si sente una principessa e vuole che la si chiami Giulio. Finalmente si sente sollevato e libero, aveva paura che se avesse espresso i suoi sentimenti i suoi genitori non le avrebbero voluto più bene. Invece non è così, loro la accettano ancora, forse, se possibile, la amano ancora di più perché ora è felice di essere quello che sente in piena libertà.
Una storia che affronta un tema “difficile”, come quelli che la collana è abituato a trattare (ricordiamo “I due papà di Fiammetta”, “Il mio filo rosso”) temi che spesso, per un comune senso del pudore, si sceglie di non proporre ai bambini. L’Orango, invece, è convinto che anche di disforia si possa parlare, per conoscere, capire e soprattutto includere. Tutto ciò che esiste nel mondo in cui viviamo va raccontato, trattato e spiegato anche e soprattutto ai bambini, affinché crescano consapevoli delle diversità che ci distinguono e ci uniscono. Questo dimostra l’Orango e oggi siamo contenti che il suo megafono torni a diffondere la propria voce e le proprie idee.
Bruna Di Lecce
- Titolo: Max e Giulia. Una storia di disforia di genere. Ediz. a colori
- Autore: Fulvia Degl’Innocenti
- Illustratore: Elena Pensiero
- Editore: La Margherita; Illustrated edizione (31 marzo 2021)
- Lingua: Italiano
- Copertina rigida : 32 pagine
- ISBN-10 : 886532354X
- ISBN-13 : 978-8865323540