“Cappuccetto Rosso”
Lavieri è nata nel 2004 e fin dagli esordi si è proposta in settori apparentemente lontani quali la Letteratura, i libri per l’infanzia e il fumetto. Libri nati da diversi interessi e competenze ma uniti da uno sguardo comune sul mondo e l’editoria – quello proprio dell’editore – teso a diminuire la distanza tra la letteratura, come canonicamente intesa, e le sue forme illustrate. Lavieri piccole pesti è la mini etichetta dedicata all'infanzia: una produzione leggera e divertente, che vuole essere un aiuto per
“La carota gigante”
Se non conoscete Satoe Tone, qui di seguito vi spieghiamo chi è e perché non dovete perdere nessuna delle sue perle. Satoe Tone è nata in Giappone e oggi vive e lavora a Milano. Ha studiato illustrazione e graphic design a Kyoto e perfezionato i suoi studi in Inghilterra. Ama disegnare gli animali e la natura e non mancano riferimenti al cibo. Le piace guardare le cose da punti di vista inconsueti ed è così che di solito trova l'ispirazione. "Questo posso farlo", il
“La prima volta che sono nata”
Questo piccolo libricino fa parte della collana I Tradotti della casa editrice Sinnos, una serie fortunata che ha la missione di portare in Italia ciò che “degli altri ci piace di più”, come sottotitolano gli editori stessi. E indubbiamente, dopo altri passati ottimi tiri, stavolta hanno fatto un centro perfetto perché “La prima volta che sono nata” di Vincent Cuvellier e Charles Dutertre piace tantissimo anche a noi. Si parte dalla nascita, e c’è subito una prima volta, che appartiene a tutti, ogni lettore lo
“Cane nero”
Questa volta iniziamo a dirvi di comprare, regalare quest’albo. Ora vi spieghiamo il perché. In anni di esperienza difficilmente troviamo dei libri così funzionali. “Cane nero” è un susseguirsi di visioni paurose che non fanno che aumentarne le dimensioni, in questo caso proprio fisicamente. Il libro si presenta con una gigantesca impronta sulla neve e una piccola bambina sull’ uscio di casa. Poi illustrazioni splendide e vive fanno da sfondo ad una trama accattivante. I simboli sono la chiave di lettura, i protagonisti sono terrorizzati