“Ti presento Francesco” e “Le favole dell’isola dei Girasoli”
“Ti presento Francesco” è un racconto vero, semplice, che con franchezza, ma anche leggerezza, narra delle vicissitudini di un bambino e della sua famiglia a seguito di una grave diagnosi.
Francesco aveva solo 5 anni quando è arrivata la diagnosi. Implacabile, netta, devastante: Pnet, primitive neuro ectodermal tumor. Incomprensibile, non solo per specificità tecnica, ma anche e soprattutto perché una cosa così intensa e debilitante non te la immagini, non te la puoi immaginare, su un bambino di 5 anni. È così che inizia il calvario del piccolo Francesco, costretto a dismettere i suoi giochi ed indossare i panni dei supereroi, trasformandosi in guerriero.
Quando incombe una diagnosi di una forma tumorale acuta, rara, “con esito infausto”, come lo stesso autore scrive nel suo racconto, il futuro smette di essere futuro, diventa solo un presente prossimo da conquistare attimo dopo attimo, con sacrificio e fatica. Non ci son più colori, ma buio. Non ci sono più suoni, ma solo silenzio assordante e doloroso. Per un musicista, peraltro batterista, dove la varietà delle percussioni e dei suoi colori è tra le espressioni massime di libertà e gioiosità, sentirsi bloccato in un mondo senza suoni, è un paradosso con pochi eguali.
La musica, però, come spesso accade è salvifica. Infatti, dopo settimane di stallo, dove era l’angoscia a farla da padrone, riprendere a lavorare è stata la boccata d’aria necessaria dopo una apnea profonda.
Come spesso accade in questi casi, i genitori di un bambino che si ammala, sono pervasi da un forte senso di colpa, dalla sfiducia verso le istituzioni e la burocrazia che non aiutano, dalla insicurezza sulle scelte difficili da intraprendere e dal terrore di doversi preparare al peggio. Eppure, anche se a fatica e se, forse, le menomazioni causate dalla malattia e dalle terapie non saranno mai accettate a pieno, sarà lo stesso Francesco a dare ai suoi genitori la forza di andare avanti e proseguire. In salita, certo, quello sempre. Ma non è fermandosi che un guerriero affronta le sue sfide.
La dignità con cui Francesco ha affrontato ed affronta ogni giorno la sua vita è l’esempio più alto di forza e di coraggio che si possa mai avere. Da lui e da chi è come lui, dobbiamo solo imparare.
“Francesco è un girasole. Ha sempre cercato la vita, andandole incontro, anche nei momenti più difficili.”
Non a caso l’associazione di cui Leonardo De Lorenzo è orgoglioso presidente, come lui stesso scrive, si chiama “L’isola dei Girasoli”. Spesso le vicende negative di cui facciamo esperienza ci insegnano l’importanza di trasmettere agli altri la positività, la speranza, la condivisione di un vissuto, nel bene e nel male. È fondamentale parlare di malattia, è fondamentale parlare dei limiti di quelle strutture che dovrebbero curarla, delle figure che mancano a supporto dei malati, soprattutto bambini, che hanno bisogni e necessità simili ad ogni loro coetaneo. È fondamentale interrogarsi e riflettere per ridimensionare, tante volte, le nostre condizioni e vivere con più senso e, magari, con meno pregiudizi e preconcetti.
“Ti presento Francesco” ci aiuta a fare tutto questo, senza retorica, solo con la semplicità di un incontro.
Il libro è arricchito da un Cd contenente il progetto musicale “Musica per Girasoli”, un repertorio originale che accompagna alcuni estratti del libro letti da un attore.
Questo non è l’unico progetto musicale scaturito dalla esperienza musicale dell’autore, peraltro stimato musicista e compositore. “Le favole dell’Isola dei Girasoli” è il frutto di un concorso che ha visto protagonisti i bambini della scuole elementari e medie di San Giuseppe Vesuviano. A loro è stato dato il compito di cimentarsi nella scrittura di favole che avessero per tema l’amicizia, l’ecologia, la solidarietà, la malattia. Tutti temi importanti anche a livello sociale ed, in particolar modo, per questa zona della Campania. Il concorso ha avuto un successo tale che è stato difficile scegliere le più adatte ai destinatari di questo progetto: i bambini ospedalizzati e in lungodegenza.
I bambini non solo hanno interpretato bene i temi sottoposti, ma hanno anche restituito dei testi pieni di significato, semplici, profondi e diretti, come solo loro sanno fare. Le storie, infine, sono arricchite dai disegni dei bambini stessi e dalle musiche composte ed arrangiate da Leonardo De Lorenzo con l’aiuto di Valeria Frontone che ha scritto i testi cantati, estrapolandoli dalle storie.
Un lavoro per i bambini, fatto con i bambini. Un momento di condivisione e crescita, una testimonianza di quanta creatività, capacità e sensibilità ci sia nei detentori del nostro futuro.
Un monito per i grandi, per ricordarci di non rovinare ulteriormente quanto ci è stato affidato dai nostri predecessori.
Per maggiori informazioni e acquisto, potete mandare una mail a Leodelo@virgilio.it